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mercoledì 23 aprile 2025

Lampedusa visto da vicino

La storia, l’evocazione, di un’assenza: Lampedusa e la Spagna non hanno rapporto. Memorie grate piuttosto della famiglia, quella di nascita, dei Lanza, e quella acquisita, con la tardiva adozione da parte dell’autore del “Gattopardo”. Soprattuto della madre di Gioacchino, molto spagnola, Conchita Ramírez de Villa Urrutia y Camacho, contessa di Assaro. La Spagna di Tomasi di Lampedusa è il suo tentativo, poco convinto o applicato, di avvicarsi alle lettere ispaniche – anche per valorizzare il contributo del giovane Gioacchino, cresciuto bilingue.
Con aneddoti e aperçus dell’autore del “Gattopardo”. Non tanto di eccentricità, abitudini, gusti - a parte il pellegrinaggio mattutino tra i quattro caffè della via Ruggero Settimo, per conversare con i soliti amici, lo storico Gaetano Falzone, il magistrato Enrico Merlo, e Virgilio Titone, l’autore di “Sicilia spagnola”, ricerca seminale (che l’autore dice “veterinario di professione”: Titone non era uno storico, in cattedra?). Soprattutto dell’autore del “Gattopardo” è il racconto dell’intelligenza letteraria: “Quattro anni vicino a Lampedusa hanno lasciato in me una traccia indelebile”, di gusto e di capacità di lettura.
Un volume costruito alla vigilia della morte, con l’ausilio di Alejandro Luque, sulla base di una conferenza che Gioacchino ha tenuto a Siviglia nel 2008, invitato dalla Fundaciòn Tres Culturas andalusa a un convegno sulla Sicilia. Che forse avrebbe avuto bisogno di qualche correzione.
Il racconto è disteso anche sui cugini Piccolo - che anche Gioacchino ebbe modo di frequentare dopo l’adozione. In particolare su Lucio, il poeta: conoscitore universale di poesia, in ogni lingua, fine persuasivo dicitore, persino in farsì, di cui non sapeva la pronuncia. Con poche ma eloquenti notazioni su Palermo. Marginalmente anche su “Licy”, la straordinaria moglie, estone e psicoanalista, di Tomasi. E su Alice Barbi, già regina delle scene musicali, cantante di Lieder, ultima fiamma di Brahms, la straordinaria madre di Licy, la suocera di Tomasi – che non amava tanto.
Gioacchino Lanza Tomasi, Lampedusa e la Spagna, Sellerio, pp.121, ill. € 14

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