Questa storia non la racconta giusta
Un saggio del 2006,
breve, per denunciare la guerra all’Iraq: “Trent’anni fa abbiamo subito una
sconfitta militare - combattendo una guerra che non si poteva vincere contro un
paese di cui non sapevamo nulla e nel quale non avevamo in gioco interessi
vitali. In Vietnam andò male, ma ripetere lo stesso esperimento dopo trent’anni
in Iraq è una forte prova in un processo per stupidità nazionale”. Ripubblicato,
per il titolo-civetta, in chiave anti-Trump – contro cui la rivista è costantemente
critica. Se non che il Vietnam gli Stati Uniti devono a John Kennedy, il presidente
di cui Schlesinger fu lo storico amato e l’amico devoto.
Resta come lettura,
concisa e insieme approfondita, del farsi della storia come storiografia. Nelle
sue varie tendenze o fasi: politica (dinastica, militare), sociale, di classe,
dei diritti, ideologica o postmoderna, e storytelling o narratologia. Tenendo presente che “il presente
incessantemente ricrea, reinventa, il passato. E in questo senso tutta la storia,
come Benedetto Croce ha detto, è storia contemporanea”.
Arthur Schlesinger jr., History
and National Stupidity, “The New York Review”, free online
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