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domenica 27 aprile 2025

Un papa double face

Ferruccio, che ha diretto il “Corriere della sera” quando il giornale era patrocinato da Bazoli, e in quella veste ha intervistato il papa – anche per reggere la concorrenza di Scalfari, che con il papa Bergoglio parlava alla pari, da non credente a credente - fa un curioso montaggio di tanti “crediti” e, senza accorgersene?, altrettanti “discrediti”. Il suo spes contra spem, la speranza a ogni costo, anche in guerra – spes non confundit. La speranza per tutti e ognuno, per quanto miseri, abbandonati, inermi – la chiesa è “un ospedale da campo”. La preghiera come collante – “pregate per me”, rivolto a tutti sempre. Il senso espresso, esplicito, dell’amore. Compreso “degli irregolari, i divorziati pr esempio”.
Ma, poi, “un aborto è un omicidio”. La “frociaggine” nei seminari. E altre bruschezze. I seminari vuoti. Il nessun senso, nemmeno se sollecitato, dell’Europa, della storia, della cultura.   
Nel mezzo il ricordo di una giornata romana a Santa Maria in Trastevere, per il giubileo dei giornalisti, in attesa del papa, gomito a gomito con Scalfari, Tarquinio, altri giornalisti, e con De
 Rita, e Pignatone - il giudice-senza-dibattimento, bisogna aggiungere, voluto da Francesco. Che è un fervorino per il cardinale di Bologna e presidente della Cei Zuppi. E in più episodi ricorda un papa che nelle interviste, anche con lui, si rifiuta di “fare bilanci”. E anche il pauperismo resta problematico.
Ferruccio de Bortoli, Franceso. Pregate per me, “Corriere della sera”, pp. 63, gratuito

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